In tre Comuni della provincia di Cremona che gestiscono in via associata l'Ufficio Diritti Animali, Agnadello, Pandino e Rivolta d'Adda, è entrato in vigore il Regolamento Benessere Animale che ha fatto discutere cittadini e stampa a seguito dell'introduzione di precise regole sulla detenzione di animali (esclusi quelli da reddito).
Tra le direttive a cui dovranno sottostare i cittadini ha destato interesse il divieto di tenere i pesci rossi nelle bocce, che potranno trovar casa solo in acquari da minimo 30 litri, e quello che impedisce di ricoverare qualsiasi tipo di animali (uccelli compresi) in gabbie con il pavimento in rete.
Accanto a queste norme "innovative", altre hanno formalizzato la presa d'atto di regolamenti regionali o nazionali, come il divieto di taglio di orecchie, coda e corde vocali, di tatuare l'animale, di tenerlo alla catena o di trainarlo con mezzi di locomozione.
Con questa normativa i tre Comuni hanno abolito la presenza sul loro territorio dei collari a strozzo, hanno imposto che per poter possedere più di dieci animali domestici sarà obbligatorio fare una apposita comunicazione al Sindaco e hanno stabilito che il tempo massimo di permanenza sul balcone degli animali non può superare le due ore di seguito.
Per conoscere nel dettaglio il provvedimento sono disponibili la sintesi e il testo base qui scaricabili.
Per mettere a punto queste norme l'ufficio consortile dei tre Comuni ha lavorato due anni. Un traguardo importante per la salute e il benessere dei migliori amici dell'uomo. (LS)