L'eccezionale ondata di calore che ha colpito l'Europa nell'estate 2018 ha provocato gravi danni per l'agricoltura, in particolare per le coltivazioni dell'emisfero settentrionale: in Lettonia è stata dichiarato lo stato di emergenza, i campi svedesi hanno ricevuto solo il 12% delle loro normali precipitazioni e la Germania, che è il secondo produttore di cereali nell'Unione europea dopo la Francia, si aspetta un calo del 20 percento dei raccolti. La Commissione Europea ha quindi proposto ulteriori misure anti siccità oltre a quelle che aveva preannunciato all’inizio del mese di agosto, approvando un regolamento che verrà pubblicato in Gazzetta ufficiale nelle prossime settimane per rendere esecutive anche con effetto retroattivo: scatteranno in anticipo i premi Pac pensati dal Commissario per l'Agricoltura Phil Hogan e sono state previste anche precise deroghe nell'applicazione dei vincoli del greening per pascoli e colture intercalari.
Le principali deroghe previste
Orientate alla concessione agli agricoltori di sempre maggiore flessibilità per affrontare l'emergenza, le nuove deroghe presentate riguardano alcune norme in materia di greening: la possibilità (al momento non prevista) che le colture invernali di norma seminate in autunno a fini di raccolta o di pascolo siano considerate colture intercalari se destinate al pascolo o alla produzione foraggera; la possibilità di seminare colture intercalari in coltura pura, anziché in coltura mista, come attualmente prescritto, se destinate al pascolo o alla produzione foraggera; la possibilità di accorciare il periodo minimo di 8 settimane previsto per le colture intercalari per consentire ai produttori di seminativi di seminare in tempo utile le colture invernali dopo quelle intercalari, la proroga della deroga precedentemente adottata relativa allo sfalcio e al pascolo sui terreni a riposo in Francia.
Di particolare interesse è anche la proposta di aumento dei pagamenti anticipati: gli agricoltori potranno ricevere fino al 70% dei pagamenti diretti e all'85% dei pagamenti a titolo dello sviluppo rurale a partire da metà ottobre 2018, anziché aspettare fino a dicembre, per migliorare i loro flussi di cassa. (VV)