SEZIONE: TECNOLOGIA E INNOVAZIONE
PROGETTI

Prato, Milano e Bari insieme per l'economia circolare

24 Gennaio 2018
 

Il Ministero dell’Ambiente e i Comuni di Milano, Bari e Prato hanno firmato il protocollo di intesa ‘Città per la circolarità’, finalizzato alla promozione di iniziative che stimolino al riuso, alla condivisione, alla distribuzione e all’estensione della vita dei beni e più in generale alla diffusione dell’economia circolare e a modelli di sviluppo più sostenibili

 

Gli ambiti coinvolti: materie prime, riuso, sharing economy
Le tre città diventano, dunque, dei laboratori per promuovere e sperimentare iniziative innovative su temi con alto impatto ambientale sui rifiuti e sull’economia circolare, con la collaborazione di istituzioni, centri di ricerca, università, imprese e cittadini. Tra gli ambiti coinvolti ci saranno: design dei prodotti e dei servizi, modelli di approvvigionamento di materie prime, di produzione e di distribuzione/commercializzazione più efficienti, estensione della vita utile dei prodotti e modelli di riuso, modelli di consumo sostenibili e attività di sharing economy e riciclo di risorse dai rifiuti.


Decaro: " Per le città del Sud, necessario sensibilizzare gli abitanti"
Attraverso il Protocollo verranno promossi progetti che prevedono la realizzazione di attività concrete e che siano il più possibile trasversali alle tre città. “Uno dei prossimi obiettivi per tante città del sud, che si approcciano con evidente ritardo ai sistemi di raccolta differenziata è sensibilizzare i cittadini alla minore produzione dei rifiuti – ha spiegato il sindaco di Bari Antonio Decaro -. Produrre meno rifiuti o migliorare la qualità dei rifiuti significa risparmiare in ogni senso: si risparmiano i costi di smaltimento e si aprono scenari sulle tante possibili attività legate al ricliclo dei rifiuti che non solo ci aiutano sul fronte ambientale, ma possono a tutti gli effetti essere scintille economiche per le nostre imprese: penso soprattutto alle start up giovani che negli ultimi dieci anni hanno fatto passi da giganti sulla rigenerazione dei rifiuti. Penso all’esperienza che stanno facendo a Torino con l’IP3, uno degli incubatori universitari italiani che più sta lavorando sul settore delle economie circolari. Mi piacerebbe che questo protocollo per esempio si aprisse anche a realtà scientifiche e produttive dei nostri territori perché in settori determinanti come questo, da cui davvero può dipendere una parte importante dell’economia del nostro futuro, ci fosse la più ampia condivisione con tutti quei soggetti che stanno sperimentando già soluzioni importanti”.


Biffoni: "Prato storicamente legata alla circolarità"
“La città di Prato è storicamente legata ai temi della circolarità – ha sottolineato il sindaco di Prato Matteo Biffoni -. Il riuso è stato alla base dello sviluppo del distretto tessile con la creazione della lana cardata, la prima filatura riciclata. Già negli anni Ottanta è stato creato grazie a investimenti pubblico-privati un sistema centralizzato di depurazione delle acque di scarico civili e industriali, sempre più all’avanguardia. Oggi più che mai il tema dell’economia circolare è fondamentale nella crescita del sistema industriale del territorio. Sul fronte dello sviluppo sia economico che urbanistico, la circolarità è la chiave di volta per il futuro delle nostre città: per questo stiamo mettendo in atto interventi di rigenerazione degli spazi urbani, ad esempio restituendo nuova vita a fabbriche da tempo dismesse che andranno a ricoprire funzioni pubbliche, valorizzandone l’architettura e la potenzialità”.


Milano: " Le nostre eccellenze vanno condivise"
“Milano – ha affermato Marco Granelli, assessore all’ambiente del capoluogo lombardo – è fortemente impegnata nel sistema di raccolta differenziata dei rifiuti, con risultati di eccellenza mondiale, 54% oggi, e obiettivi ambiziosi per i prossimi anni:70% nel 2025 e del 75% al 2030. La firma di questo protocollo è uno stimolo a promuovere gli approcci dell’economia circolare tra i cittadini e le imprese. Tra i molti progetti che prevediamo di realizzare vi è un contatore dei benefici della raccolta differenziata, un progetto pilota di diffusione di bicchieri di plastica riutilizzabili e un quartiere smart e circolare dove realizzare con i residenti iniziative di sharing di elettrodomestici e utensili”.


I risultati di ciascuna iniziativa congiunta, attuata in base al protocollo, saranno resi pubblici e condivisi tramite i canali ordinari di comunicazione (eventi, sito web istituzionale, pubblicazioni ecc..), al fine di rendere replicabili ed espandibili le diverse esperienze alle altre città, evidenziandone le caratteristiche peculiari per tipologia di realtà urbana o di modello adottato, la modularità, la trasferibilità e la scalabilità. (VV)

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