"Ringrazio le Pro loco, che con il loro sforzo permettono di non appiattirci su un mondo grigio e senza speranza, perché grazie al lavoro quotidiano hanno permesso di valorizzare le nostre comunità e i loro tesori. Per mezzo delle Pro loco inoltre è cresciuta la sensibilità sulla necessità di preservare e conservare i beni culturali e le tradizioni, perché da loro nasce la spinta per promuovere il turismo e lo sviluppo". Questo caloroso saluto di Ferruccio Pallavera, direttore di Strategie Amministrative, ha aperto i lavori del pomeriggio dedicato alle Pro Loco ospitato dalla Casa dei Comuni in occasione di Tempo di Libri.

L'iniziativa rientra nella collaborazione sviluppata in questi anni tra Anci Lombardia e Unpli, "una partnership interessante e non scontata per supportare i territori e la loro valenza turistica" come ha riconosciuto il segretario generale Anci Lombardia Pier Attilio Superti.
Pietro Segalini, presidente di Unpli Lombardia, introducendo la presentazione di tre volumi curati dall'Associazione ha considerato come i testi mostrano che "i territori sono reattivi".
Dello stesso avviso il presidente nazionale Antonio La Spina, che ha descritto le Pro loco impegnate a "promuovere comunità e loro peculiarità, e per mettere a sistema attività e realtà che sono impegnate in tutto il paese". All'interno di questo sforzo, in questo periodo vi è un'attenzione particolare per le aree terremotate del centro Italia, dove "le Pro loco sono soggetti impegnati per la rinascita e la coesione sociale, ed anche i promotori di iniziative per riportare l'attenzione su aree colpite e sull'esigenza di continuare identità e tradizioni a rischio di abbandono".

Infine il professor Costantino Cipolla, curatore di molte pubblicazioni delle Pro Loco, ha ricordato come il successo delle iniziative locali è forte perché "il locale è prezioso, basta guardare come le immagini delle nostre comunità diventano virali sui social agli occhi degli stranieri".