SEZIONE: CULTURA, TURISMO E TRADIZIONI LOCALI
TEMPO DI LIBRI

Tempo di Libri nella Casa dei Comuni parte dai musei e dai bambini

15 Aprile 2017
 

"Per la prima volta, in parallelo a un'iniziativa come il salone dell'editoria di Milano, la Casa dei Comuni si apre alla città, per condividere esperienze ed eventi che  riempiranno le prossime 3 giornate". È con viva soddisfazione che Valerio Mantovani, Presidente del Dipartimento Cultura di Anci Lombardia, ha dato il via questa mattina alle iniziative che la Casa dei Comuni ha programmato in occasione di Tempo di Libri: l'evento che fino alla prossima domenica farà di Milano la capitale internazionale della lettura.

Primo appuntamento in programma: un convegno sul rapporto tra i musei e i bambini, introdotto da Paola Bocci, presidente della commissione cultura del Comune di Milano, che ha posto l'attenzione su come sia importante ripensare gli spazi museali in funzione del pubblico giovane, perché "un museo accessibile ai bambini è un museo accessibile a tutti", e perchè questa attenzione permette all'intera comunità di "supportare la crescita e il benessere dei visitatori, conferendo qualità all'esperienza".
Gli approfondimenti proposti dall'evento di RisorseComuni hanno portato a capire come le attenzioni rivolte al percorso esperienziale dei più piccoli, sviluppate in specifiche istanze progettuali, fanno si che si realizzi la maturazione di un percorso nuovo, che lascia spazio alla manipolazione e all'interazione, e porta anche al riconoscimento istituzionale delle attività realizzate, come succede con l'accreditamento delle strutture da parte di Regione Lombardia che avviene quando, come ha sottolineato Maria Grazia Dani, si riscontra la "presenza di un servizio educativo strutturato".

Le esperienze locali
Per capire quali sono le esperienze maturate localmente si sono alternati diversi relatori, a cominciare da Federica Zani, responsabile del Museo di Asola che ha presentato le iniziative della "Rete musei archeologici" che raccoglie 17 istituti culturali capaci di lavorare insieme per rendere la visita nei parchi e nei musei della Ret  a misura di bambino, partendo dal presupposto che "il museo non deve imitare le pratiche pedagogiche della scuola, ma deve favorire l'interazione con la realtà circostante".
Su questa scia ha destato molta curiosità l'esperienza del Maba: il museo archeologico per bambini di Angera, presentato dalla sua direttrice Cristina Miedico, che ha lavorato per ricavare, grazie a semplici accorgimenti, la struttura per i più piccoli all'interno del museo cittadino fino a quel tempo "pensato" per gli  adulti. Il risultato è stato ottenuto "cambiando prospettiva", e inserendo "strumenti per garantire in ogni momento della giornata, e anche quando le scuole sono chiuse, la visita alle esposizioni da parte dei bambini accompagnati da genitori o nonni". Così il Maba ha vinto la sfida, tanto che ora i nonni dicono ai nipoti: "Se non fai il bravo non ti porto più al museo". 
Un progetto altrettanto impegnativo è stato presentato Fiorella Mattio, dei Musei del Castello Sforzesco di Milano, che ha evidenziato come l'idea di strutturare un percorso a misura di bambino è nato osservando i visitatori e il loro movimento negli spazi museali, dalla quale sono emerse idee per favorire la fruizione degli spazi da parte dei bambini, determinando influenze positive anche per l'esperienza degli adulti.
 
Il volume di AnciLab Editore
Il convegno ha permesso di presentare uno dei primi volumi pubblicati  da AnciLab Editore: il libro "Musei e bambini" del museologo Andrea Perin. (Testo disponibile online per il download)
Valeria Volponi di Strategie Amministrative ha dato il via all'incontro con l'autore precisando come questa nuova iniziativa della società operativa di Anci Lombardia vuole mettere a frutto le molteplici esperienze promosse in questi anni, che coinvolgono diversi professionisti ed esperti, tra i quali Andrea Perin.
Lo scrittore ha esordito osservando che, da architetto, quando inizia a progettare un museo solitamente nota come la committenza "il primo problema non è mai il pubblico, ma l'esigenza di mostrare una collezione; solo negli ultimi anni si affrontala questione di pensare a come organizzare lo spazio". Perin ha quindi evidenziato che "lo spazio è il primo elemento a cui pensare, per poter offrire una positiva fruizione della collezione, e il libro che presentiamo è stato pensato partendo da questo presupposto e mettendo al centro la circolarità dell'esperienza. La sfida per un progettista è infatti quella di immaginare uno spazio dove tutti possono avere un'esperienza". (LS)

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