AnciLab ha chiuso l'anno formativo 2017 promuovendo un incontro tra i formatori che hanno curato le 683 giornate d'aula svolte durante l'anno. 
Un impegno notevole, che coinvolge 55 docenti, ai quali Pietro Maria Sekules, Amministratore Unico di AnciLab, ha rivolto il suo ringraziamento poiché "le attività legate alle politiche giovanili e all'avvicinamento alle istituzioni e al mondo del lavoro, che quest'anno hanno coinvolto 2194 soggetti e ci hanno portato a lavorare anche per i Comuni abruzzesi e umbri, impegnano l'azienda in un settore fondamentale".

Onelia Rivolta, vicedirettore di AnciLab, ha considerato come i progetti rivolti sia ai giovani che agli adulti vedono "la rete dei Comuni come una piattaforma estesa di apprendimento, perché gli enti hanno un ruolo di prossimità fondamentale a livello locale e uno specifico know how da trasmettere".
I percorsi proposti da AnciLab non si fermano però alla mera erogazione dei corsi, bensì permettono di certificare gli apprendimenti, come ha evidenziato Chiara Alfieri considerando che "tra i partecipanti alle nostre proposte hanno 950 hanno scelto di sostenere un esame per certificare le competenze acquisite sul campo". Inoltre, per quanto riguarda i partecipanti a DoteComune inoccupati, disoccupati o beneficiari di ammortizzatori sociali, la misura rientra tra i servizi di politiche attiva del lavoro.
I partecipanti ai progetti di Servizio civile - nazionale e regionale -, Leva civica e DoteComune nel 2017, ha spiegato Sebastiano Megale, sono stati per il "60% donne e per il 40% uomini; hanno nell'86% dei casi un'età inferiore ai 29 anni e sono per la maggior parte disoccupati o studenti".

Per i prossimi anni gli obiettivi prevedono una crescita del settore, con l'aumento della platea dei soggetti aderenti e un maggiore coinvolgimento dei territori. (LS)