Badia (421 abitanti), Costa De' Nobili (369), Monticelli (737), Pieve Porto Morone (2652), San Zenone (613), Spessa (585), Zerbo (434), tutti uniti in un nuovo Comune di quasi 6000 abitanti. L’idea è stata lanciata dal Sindaco del Comune più “grande” Pieve Porto Morone, Virginio Anselmi, che, nonostante la sconfitta dello scorso anno del progetto di fusione con Badia, non si arrende. “«La direzione è ormai quella, che si voglia o no” dice ai media locali il Sindaco. “A questo punto, non vedo perchè non aggregare tutti i paesi dell'alveo, facendo così nascere un super Comune del Po al posto di piccoli borghi”. La frase è rivolta ai colleghi di San Zenone, Spessa e Costa De' Nobili che stanno lavorando al progetto di fusione. E il Sindaco Anselmi avanza anche la candidatura di Pieve, sottolineando con l’idea del super-Comune la possibilità di coinvolgere Badia, Monticelli e Zerbi.
Il primo passo sarà l’assemblea pubblica dei tre Comuni che già hanno un accordo di massima ma voglio confrontarsi con i cittadini. I tre Sindaci vogliono verificare se esiste una volontà di tutti ad andare a fusione per evitare sonore bocciature al referendum. Nel frattempo ecco l’idea del Sindaco Anselmi: “È tempo di guardare avanti. I piccoli Comuni come i nostri, sottoposti a continui tagli, con le risorse ridotte quasi a zero, con sempre meno trasferimenti e il blocco dovuto al patto di stabilità, rischiano di implodere”.
(SM)