È entrato in vigore, il 19 ottobre scorso, il decreto 27 settembre 2017 del Ministero dell’Ambiente, recante Criteri ambientali minimi per l’acquisizione di sorgenti luminose per l’illuminazione pubblica, l’acquisizione di apparecchi per illuminazione pubblica, l’affidamento del servizio di progettazione di impianti per illuminazione pubblici.
Il nuovo provvedimento interviene su diversi aspetti che riguardano l’innalzamento delle prestazioni richieste in materia di efficienza energetica, la durata e l’affidabilità degli impianti, l’approfondimento dei temi riguardanti l’inquinamento luminoso, nonché l’aspetto sociale connesso agli appalti pubblici.
Sono introdotte modifiche ai Criteri ambientali minimi che riguardano l’efficienza energetica, la manutenzione e il tasso di guasto di tutti i corpi illuminanti e le prestazioni degli apparati attraverso l’aggiornamento di due indicatori. Le funzionalità richiesta è differenziata a seconda delle zone da illuminare, al fine di adattarsi a ogni esigenza. Una valutazione d’insieme prevede che la sostituzione di tutti i vecchi impianti d’illuminazione pubblica porterà un risparmio economico di circa 500 milioni di euro l’anno per gli Enti locali, nonché una riduzione significativa dei consumi energetici e delle emissioni climalteranti.
Entro il mese di dicembre 2017 sarà presentata una scheda tecnica di aggiornamento riferita ai criteri del servizio di gestione degli impianti d’illuminazione pubblica al fine di migliorarne la gestione, ottimizzarne la manutenzione e, dove possibile, il recupero degli apparati in dismissione.
(SM)