SEZIONE: CULTURA, TURISMO E TRADIZIONI LOCALI
AGROALIMENTARE

Valtellina sulle barricate in difesa del pizzocchero

23 Agosto 2016
 

E' fissata per il prossimo 15 settembre la riunione in cui si deciderà la costituzione di un consorzio per la tutela dei pizzoccheri, piatto tipico valtellinese a base di tagliatelle di grano saraceno, verze, burro, formaggio e aglio che dalla scorsa primavera ha ottenuto dall'Unione Europea il via libera per l'adozione del marchio Igp, indicazione geografica protetta. Parteciperanno all'incontro i pastai presenti e futuri e imprenditori interessati a promuovere questo "faro" dell'identità gastronomica locale nel mondo.


I numeri della capacità di vendita
La capacità di vendita del pizzocchero della Valtellina in Italia è pari a oltre 1 milione e mezzo di chili in forma secca e circa 300 mila chilogrammi in pasta fresca. Un giro d’affari registrato nel 2015 dal Csqa – l’ente di certificazione del settore agroalimentare – e che adesso fa da trampolino di lancio per un altro traguardo della produzione tipica, l’istituzione di un consorzio che tuteli il pizzocchero, rilanci, certifichi, protegga  e valorizzi un prodotto tipicamente locale, sia allo stesso tempo occasione di sviluppo per la valle e dunque sia fonte di occupazione e lavoro.
Perchè il pizzocchero della Valtellina è uno solo e garantito. E, come certifica la severa Università del Pizzocchero che ha sede a Teglio, il prodotto deve essere condito con gli ingredienti giusti, come vuole la tradizione valtellinese.

 

(VV)

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