La dematerializzazione porta buone notizie per i Comuni che ospitano attività vitivinicole: dal primo gennaio 2017 entrerà in vigore la norma che prevede la tenuta in forma telematica dei registri di cantina, di conseguenza, per le ditte operanti nel settore enologico, non sarà più necessario vidimare in Comune, oppure presso l’ufficio periferico dell’Ispettorato centrale repressione frodi competente per territorio, i tradizionali registri cartacei.
Questo sgravio burocratico è conseguente all'entrata in vigore del DL 91/2014, che prevede come, “in attuazione delle disposizioni di cui all’articolo 38 del Reg (CE) n. 436/2009, i registri dei prodotti vitivinicoli sono dematerializzati e realizzati nell’ambito del Sistema informativo agricolo nazionale (SIAN)”. I registri digitali, in realtà, sono già utilizzati in via sperimentale e, recentemente, il Ministro dell'Agricoltura Maurizio Martina ha firmato un decreto con cui si dispone la proroga della fase della loro sperimentazione al 31 dicembre 2016, per aiutare gli operatori a prendere confidenza nell'utilizzo dei nuovi registri telematici.
Pertanto, se fino a fine anno i Comuni saranno tenuti a rispettare l'obbligo della vidimazione, a partire dall’1 gennaio 2017 gli Enti saranno sgravati da queste attività. (LS)