SANITA'

L'impegno dei Comuni per la donazione degli organi

10 Agosto 2016
 

Dopo due anni è tempo di bilanci per la campagna “Donare gli organi: una scelta in Comune”: l’iniziativa promossa da Regione Lombardia con Anci Lombardia, Federsanità Anci Lombardia, AIDO, NITp, CNT per promuovere e facilitare la raccolta dell’espressione della volontà dei cittadini in merito alla donazione di organi e tessuti.
Obiettivo generale della campagna è stato quello di incentivare l’attività di trapianto di organi e tessuti, sfruttando il momento del rilascio-rinnovo della carta d’identità dagli uffici comunali per sensibilizzare l’opinione pubblica sul significato sociale e clinico della donazione.

I risultati e le attività del biennio
L’apripista tra i Comuni aderenti all’iniziativa è stato Locate di Triulzi, al quale si sono aggiunte altre 263 amministrazioni (il 17% del totale dei Comuni lombardi) che rappresentano 3.056.000 cittadini lombardi, il 30,4% del totale. Tra le città capoluogo aderenti troviamo Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Milano e Pavia, mentre Monza utilizza ancora il tramite della ex ASL per gestire la questione. In tutti questi centri si è riusciti a raccogliere 48850 dichiarazioni, di cui 42582 favorevoli, pari all’87,7%.
Sebbene la crescita del progetto sia graduale, nel complesso i dati sono stati valutati soddisfacenti dai promotori, che hanno tenuto conto anche di tutti i fattori condizionanti l’esito dell’iniziativa: l’informazione dell’opinione pubblica, le difficoltà organizzative degli uffici anagrafe, i costi per l’aggiornamento dei sistemi informatici ecc. Passando all’analisi dei dati, si riscontra che il tasso di risposta dei cittadini è attorno al 20%, mentre nella città di Milano il tasso si assesta attorno al 15%.
Non si è tralasciato infine di dedicare un momento alla formazione del personale dell’anagrafe, che è stato finora adeguatamente affrontato grazie alla fattiva attività delle strutture sanitarie ex-ASL, che hanno garantito capillari iniziative sul territorio, in collaborazione con AIDO, che ha svolto un’importante ruolo di sostegno e di promozione. 

Cosa prevede ora la misura?
Innanzitutto il completamento della formazione a favore dei Comuni che non hanno potuto partecipare alle precedenti edizioni, partendo dalla ricognizione della situazione attuale; inoltre il progressivo allargamento del numero delle amministrazioni comunali attive e, infine, il monitoraggio delle realtà già attive, utilizzando semplici indicatori (come il rapporto tra numero carte d’identitò rilasciate e volontà registrate) per evidenziare eventuali momenti critici. (LS)

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in data 27 maggio 2002
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