I Comuni con meno di mille abitanti lanciano un grido d'allarme e chiedono a Regione Lombardia di istituire anche per l'anno 2016 il Patto di stabilità territoriale, per liberare risorse che permettano loro di evitare il blocco degli investimenti e delle opere pubbliche, e di provvedere a quelle piccole e grandi opere che, ad esempio, consentono di manutenere gli argini dei fiumi e di sorvegliare il sistema idrogeologico, evitando danni e tragedie in caso di alluvioni.
Le richieste dei piccoli Enti sono state portate sul tavolo regionale dal Presidente di Anci Lombardia Roberto Scanagatti, che ha chiesto l'istituzione del Patto alla luce delle "esigenze dei Comuni con meno di 1000 abitanti, 325 in Lombardia il 34% del totale, che si trovano in una situazione particolarmente difficile. Oggi è infatti a rischio la capacità dei territori di soddisfare le richieste dei cittadini e di fronteggiare non solo le emergenze, ma anche la normale gestione e manutenzione dell’esistente”.
Le specificità dei piccoli centri sono state illustrate da Michel Marchi, Presidente del Dipartimento Piccoli Comuni di Anci Lombardia, che ha evidenziato come i Comuni con popolazione sotto i mille abitanti "non hanno avuto alcun beneficio dalla eliminazione del patto di stabilità, dato che prima non ne erano soggetti, mentre ora devono rispettare i vincoli di pareggio di bilancio e non riescono a far fronte ad impegni di spesa già assunti negli anni precedenti”. (LS)
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