SEZIONE: TECNOLOGIA E INNOVAZIONE
Spid

La grande sfida dell’identità digitale

28 Aprile 2016
 

L’identità digitale è importante. La sicurezza e la privacy sono importanti. Se lo sono nella nostra vita quotidiana quando accediamo al nostro conto corrente online, quando compriamo su un sito di eCommerce o quando prenotiamo un aereo o un hotel, lo sono anche quando affidiamo i nostri dati personali o i nostri dati sensibili alla Pubblica Amministrazione. Ecco perché la gestione dell’identità online è importante e deve essere considerata con attenzione da tutte le pubbliche amministrazioni nella progettazione e nell’erogazione dei servizi on line. Nel 2014 l’Unione Europea ha votato un Regolamento Europeo chiamato eIDAS (electronic IDentification Authentication and Signature) che interviene in materia di identificazione elettronica e servizi fiduciari per le transazioni elettroniche. È sulla spinta di eIDAS che anche in Italia si è messo in moto un processo di revisione di molti fra i pilastri dell’amministrazione digitale: identificazione, documento elettronico e firme elettroniche. Molte novità saranno inserite nella revisione del Codice dell’Amministrazione Digitale che il Governo ha varato recentemente e di cui si attende la versione definitiva, ma sull’identità Digitale la gran parte delle norme sono state emanate e l’avvio del Sistema Pubblico per l’Identità Digitale – SPID - è imminente.
Regione Lombardia e Lombardia informatica sono da sempre all’avanguardia su questo tema, basti ricordare che per prime hanno distribuito la Cns (Carta nazionale dei servizi) a tutti i cittadini e che hanno realizzato un sistema federato per la gestione dell’identità (IdPC) nel 2007. Fin da allora il sistema è stato messo a disposizione degli Enti locali gratuitamente e sono oltre 500 gli enti che lo utilizzano. Dal momento in cui inizierà a operare il primo Identity Provider accreditato per lo SPID, le pubbliche amministrazioni avranno 24 mesi per adeguarsi e accettare le identità digitali che progressivamente i cittadini si procureranno. Come previsto dall’Agenda Digitale Lombarda 2014- 2018, Regione Lombardia è intervenuta sul proprio sistema per la gestione dell’identità e ha realizzato un componente che permette l’integrazione con SPID secondo le regole tecniche emanate a luglio 2015. L’impegno a mettere a disposizione questi servizi agli enti del territorio è stato ribadito dal Protocollo d'intesa firmato da Regione Lombardia con Anci e Anci Lombardia. Per gli enti lombardi che hanno integrato i propri servizi con il servizio IdPC di Regione Lombardia, il percorso verso SPID sarà breve e non richiederà interventi troppo impegnativi. Nei prossimi mesi saranno organizzate attività di formazione e supporto al fine di aiutare gli enti ad affrontare questo importante passaggio.

Come si ottiene l’identità digitale

I dati necessari per ottenere l’identità digitale variano a seconda che si tratti di persone fisiche o giuridiche. Per le prime sono necessari nome, cognome, luogo e data di nascita e un documento di identità utilizzato per la registrazione. Per le seconde vanno indicati codice fiscale o partita Iva, sede legale e Ragione o denominazione sociale. Entrambe richiedono recapito telefonico, indirizzo di posta elettronica e domicilio fisico e digitale. Esistono tre livelli di identità SPID che identificano tre livelli di sicurezza. Il primo livello permette l’autenticazione tramite ID e password stabilita dall’utente: il secondo l’autenticazione tramite password più la generazione di una One Time Password inviata all’utente: il terzo l’autenticazione tramite password più smart card. I vantaggi dell’identità digitale si riassumono in semplificazione, sicurezza e risparmio. Semplificazione significa un unico login per accedere ai servizi, PA e imprese non dovranno più gestire la fase autenticazione utenti. Sicurezza vuol dire protezione garantita dei dati e nessuna profilazione dell’utente. Sul fronte risparmio, scompaiono gli oneri per la conservazione dei dati.

(SM)

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