Si intitola “Cremona a tutela dell’ecosistema del Po” il progetto che le Acli provinciali presenteranno sabato 29 ottobre, a Spaziocomune alle 11. E' cofinanziato da Fondazione Comunitaria della Provincia di Cremona e conta la collaborazione di Legambiente, Ufficio Scolastico Territoriale, Consorzio Agrituristico Mantovano, Salviamo il Paesaggio, Arci, Persona Ambiente, Creafuturo, Ass. Filiera Corta solidale, Ambientescienze, GIT Banca Etica Cremona, Museo Paleoantropologico di San Daniele Po, Acquario del Po di Motta Baluffi.
Conoscenza e diffusione delle pratiche virtuose
Il progetto è rivolto agli operatori culturali, alle associazioni e agli amministratori e con l’apporto di esperti scientifici e ambientali intende discutere dei vari aspetti dell'ecosistema padano – acqua, aria, suolo, energia, biodiversità, paesaggio,ecc. – e nello stesso tempo far conoscere le pratiche virtuose e già consolidate studiate per tutelare la salute umana in una delle aree più inquinate del pianeta. L'obiettivo è intervenire a ripristinare gli ecosistemi minacciati dalla sfida globale dei cambiamenti climatici, con misure che fanno parte di una economia sostenibile, circolare, ad alto input di lavoro e a basso input di capitale, tecnologicamente avanzata.
Una responsabilità collettiva e compartecipata
In attesa del COP 22 che si terrà in Marocco dal 7 al 18 novembre 2016 e farà seguito alla conferenza di Parigi sul Clima, e a un anno dall’Enciclica “Laudato Sì”, "le Acli intendono sottolineare che la cura della casa comune compete a tutti coloro che la abitano e che pertanto tutti sono chiamati ad esercitare una responsabilità civile e politica, collettiva e partecipata, nella difesa delle risorse e dei beni comuni naturali", si legge nel comunicato stampa.
(VV)