SEZIONE: WELFARE E POLITICHE GIOVANILI
WELFARE

Riforma sociosanitaria: un'analisi delle ricadute sui Comuni

20 Ottobre 2016
 

Segnaliamo un articolo di Valentina Ghetti apparso sul sito Lombardiasociale.it che analizza le ricadute sui Comuni del nuovo assetto della governance sociosanitaria lombarda.
L'autrice nella sua analisi si è mossa a partire dalla DGR n. X/5507 dello scorso 2 Agosto che, in attuazione della Legge regionale 23 del 2015, ha pubblicato il regolamento di funzionamento della Conferenza dei Sindaci, del Consiglio di rappresentanza dei Sindaci, dell’Assemblea dei Sindaci di Distretto e dell’Assemblea dei Sindaci dell’Ambito distrettuale.
Dall'analisi del provvedimento è quindi scaturita la domanda sul cambiamento della geografia della governance del sistema sociosanitario, soprattutto rispetto all’interlocuzione con i Comuni.
L’articolo della Ghetti schematizza la composizione del nuovo scenario e si interroga su alcuni aspetti del cambiamento.

Il regolamento
Come scrive l'autrice "il regolamento arriva dopo diversi mesi di discussione. Erano circolate in precedenza bozze preliminari, in commissione consiliare e nei due Assessorati, poi confluite nel testo allegato alla dgr, che ritroviamo in diverse parti sintetizzato. Come in passato la Conferenza si avvale di un Consiglio, composto da 5 membri provenienti da ambiti distrettuali differenti, di cui due sono rappresentati dal Presidente e Vicepresidente della Conferenza. Non si prevede un Consiglio per la Conferenza dell’ATS città metropolitana essendo già previsto un coordinamento delle due sezioni attraverso un Consiglio dei Presidenti. Il Consiglio è l’organo di trade union tra l’ATS e i nuovi distretti, ovvero tra la Conferenza e le Assemblee dei sindaci di distretto. E’ a livello di Consiglio infatti che vengono sottoposte alla Conferenza dei sindaci pareri preventivi provenienti dal territorio, ovvero dalle Assemblee di distretto, sulla programmazione sociosanitaria e la finalizzazione delle risorse. I presidenti delle Assemblee di distretto partecipano in via permanente al Consiglio di rappresentanza con ruolo consultivo e si prevede che il Consiglio riferisca alla Conferenza almeno 1 volta all’anno. Non si citano a questo livello coinvolgimenti delle rappresentanze dei soggetti gestori, degli organismi tecnici della programmazione nè di supporto (Uffici di piano, Ufficio Sindaci)". (LS)

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