Salgono a oltre 60 i milioni per il turismo stanziati da Regione Lombardia, grazie all'incrementazione del Fondo per la realizzazione di interventi e iniziative per l'attrattività turistica e commerciale della Lombardia con un ulteriore stanziamento di quasi 3,2 milioni di euro.
L'assessore al Commercio, Turismo e Terziario Mauro Parolini in Giunta regionale, spiega: "Attraverso il bando dei Distretti dell’Attrattività abbiamo esaltato le eccellenze e le creatività dei territori e stimolato attori pubblici e privati a mettere in rete idee, attività e risorse. Questo strumento ha coinvolto più di 600 comuni e ha permesso di finanziare progetti di sviluppo in grado di generare investimenti per oltre 55 milioni di euro, che con i progetti attivati con questo ulteriore stanziamento, saliranno ad oltre 60 milioni".
Il sostegno a 42 progetti
Saliranno a 42 i progetti che la Regione sostiene, in tutte le province, che stanno offrendo a realtà locali molto interessanti, ma poco visibili, l’opportunità di farsi conoscere in un momento particolarmente favorevole per il turismo. A questi piani si aggiungono inoltre gli 11 promossi dai comuni capoluogo di provincia caratterizzati da specifiche azioni di promozione dell’attrattività delle aree urbane di riferimento.
Una vocazione turistica a 360 gradiIl grande successo che ha riscontrato sui territori questa iniziativa ha dimostrato da un lato l’efficacia degli indirizzi politici che l’hanno sostenuta e dall’altro la capacità dei soggetti coinvolti di superare la frammentazione, integrando diversi ambiti e settori, nonché la grande ricchezza in termini di offerta complessiva che la Lombardia è in grado di proporre. "L’integrazione tra i fattori che concorrono a definire la nostra attrattività è infatti un elemento determinante per accrescere la visibilità all’interno del mercato e rendere più efficace e meno dispersa la promozione della vocazione turistica della nostra Regione, che attraversa la bellezza delle città d’arte, dei laghi e delle montagne, la tradizione enogastronomica, quella religiosa e i luoghi riconosciuti patrimonio dell’umanità dall’Unesco", conclude Parolini.
(VV)