I piccoli Comuni hanno un'agenda propria, condivisa dall'Anci e dal Ministero dell'Interno che intendono lavorare insieme a un disegno organico di riforma. Con questa dichiarazione il Ministro dell'Interno, Angelino Alfano, si è espresso al termine dell'incontro che si è svolto al Viminale, alla presenza del sottosegretario di Stato, Gianpiero Bocci, il Capo di gabinetto, Luciana Lamorgese, con una delegazione dell'ANCI e dedicato alle problematiche complessive dei piccoli Comuni. Nella delegazione ANCI, guidata dal sindaco di Catania Enzo Bianco e dal sindaco di Pesaro Matteo Ricci (rispettivamente presidente del Consiglio nazionale e Vicepresidente), anche il Vicepresidente Roberto Pella, il delegato piccoli Comuni Massimo Castelli, il delegato alle gestioni associate, Dimitri Tasso, il Segretario Generale ANCI Veronica Nicotra.

Puntare alla riorganizzazione dei piccoli comuni
"Si tratta di un obiettivo ambizioso - ha sottolineato il Ministro dell'Interno - che servirà a guardare al futuro. Bisogna puntare alla riorganizzazione dei piccoli Comuni, che rappresentano la colonna vertebrale del nostro Paese, con un ruolo diverso ma altrettanto importante rispetto alle città. Il nostro obiettivo primario sarà delineare una riforma complessiva sotto la governance di ANCI e Viminale''.
Soddisfazione da parte deIl sindaco di Catania Enzo Bianco: "Viene mantenuto un impegno che avevamo assunto durante l'Assemblea annuale di Torino, per oltre il 54% del territorio del Paese, per cui la normativa attuale ha eccessive rigidità. Occorre introdurre molti più margini di flessibilità, responsabilità e autonomia".

Ai Comuni le decisioni sulle gestioni associate
ANCI ha proposto al Ministero dell’Interno di spostare al 30 giugno 2016 l’obbligo di gestione associata fissato al 31 dicembre dal DL 78. "In questo periodo i sindaci dovranno definire i bacini omogenei. Unioni e fusioni siano volontarie”, è stata la richiesta unanime.