SEZIONE: WELFARE E POLITICHE GIOVANILI
#STOPVIOLENZADONNE

Giornata contro la violenza sulle donne, il 35% ha subito

25 Novembre 2015
 

In Italia sono 6 milioni 788 mila le donne che nel corso della propria vita hanno subito una violenza fisica o sessuale.
Questi sono i dati che emergono da un rapporto Istat dello scorso giugno e che descrivono come la violenza femminile coinvolga il 35% delle donne italiane tra i 16 e i 70 anni. Consultando la ricerca si scopre inoltre che negli ultimi 5 anni sono leggermente diminuite le violenze fisiche o sessuali ma, purtroppo, è invece aumentata la percentuale dei figli che vi assistono. 
I numeri non possono che amplificare il significato della giornata Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne che si celebra oggi, 25 novembre.
Il giorno non cade in un momento casuale, bensì nella ricorrenza di un terribile omicidio avvenuto nella Repubblica Dominicana nel 1960, quando, su ordine del dittatore Trujillo, le tre sorelle Mirabal, considerate rivoluzionarie, furono torturate, massacrate, strangolate. Il delitto venne poi mascherato come incidente, e per questo gli assassini buttarono i corpi delle tre donne in un burrone.
"La violenza sulle donne è un crimine contro il quale dobbiamo mobilitarci senza esitazione,  e in questa giornata le numerosissime iniziative organizzate dai Comuni, come quella dei drappi rossi stesi sulle facciate dei Municipi, testimoniano che nelle nostre comunità l'attenzione su questo argomento è alta", ha dichiarato il Presidente di Anci Lombardia, Roberto Scanagatti.
Per Scanagatti i dati diffusi in giornata "sono inaccettabili, e deve essere costante l'impegno delle istituzioni, del sistema educativo e del mondo culturale e associativo affinché si generi nella società un sentire condiviso fondato sul rispetto dell'altro e che elimini la violenza".
Anche "Regione Lombardia è in prima linea nella lotta contro la violenza alle donne, un fenomeno drammatico che ha delle proporzioni enormi", come ha affermato l'assessore al Reddito di autonomia e Inclusione sociale di Regione Lombardia Giulio Gallera.
L'Assessore ha evidenziato come "in Lombardia, secondo l'Osservatorio Regionale Antiviolenza (ORA), 3565 sono le donne che si sono messe in contatto per la prima volta con un Centro antiviolenza nel 2014 e 2477 nel 2015".
In questo contesto sono importanti le 21 Reti territoriali antiviolenza e i 31 Centri antiviolenza.
Per Gallera "l'obiettivo è quello di portare le Reti a 31 e i Centri a 34 entro la fine del 2016. In sintesi, vorremo che in tutti i comuni della Lombardia sia presente una rete in grado di aiutare le donne a uscire da questo momento, nel modo più professionale possibile. Per questo, a breve, partiranno corsi di formazione dedicati a tutto il personale socio-sanitario, medici, assistenti sociali, avvocati, forze dell'ordine. Particolare attenzione verrà posta nell'attività di informazione e sensibilizzazione attraverso campagne mirate anche nelle scuole". (LS)

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