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Beni culturali

Restaurato l’Atrio dei Gesuiti a Brera

30 Ottobre 2015
 

Si sono conclusi i lavori di restauro dell’Atrio dei Gesuiti, il nucleo più antico del Palazzo di Brera di Milano, che un tempo ne costituiva l’accesso principale. L’intervento di recupero è stato realizzato grazie al contributo di Rigoni di Asiago, in collaborazione con il Ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo.
L’azienda veneta, specializzata nella produzione biologica di miele e confetture in Italia e in Europa, ha sostenuto l’intero finanziamento dell’intervento di restauro, restituendo a Brera e a Milano uno degli angoli più rappresentativi del Complesso Monumentale. L’Atrio dei Gesuiti era l’ultima parte che necessitava di un profondo recupero per ristabilire l’equilibrio e l’armonia complessiva del Palazzo, noto in tutto il mondo per la sua prestigiosa Accademia di Belle Arti, per la Pinacoteca e per la Biblioteca Nazionale Braidense.
L’inaugurazione si è svolta mercoledì 28 ottobre 2015, alla presenza di Andrea Rigoni, Amministratore Delegato di Rigoni di Asiago, Sandrina Bandera, Direttore del Polo museale regionale della Lombardia, James M. Bradburne, Direttore della Pinacoteca di Brera e della Biblioteca Nazionale Braidense, Enrico Bressan, Presidente di Fondaco e Aldo Bassetti, Presidente degli Amici di Brera.
lavori di restauro hanno quindi riguardato la struttura complessiva, in particolare il rifacimento degli intonaci e dei serramenti, il posizionamento di un impianto elettrico anti piccione, la realizzazione di un nuovo impianto di illuminazione generale di nuova generazione e a risparmio energetico puntato sulle opere.
Sono stati inoltre restaurati i monumenti custoditi nell’Atrio, testimonianze storico-artistiche di grande interesse quali: il Portale barocco della Chiesa del Santo Sepolcro, montato nel 1717 a Brera con l’aggiunta di un busto seicentesco in memoria di San Carlo Borromeo, dopo il rifacimento della facciata della chiesa milanese del Santo Sepolcro; il bassorilievo marmoreo “L’incoronazione di Napoleone”, realizzato da Gaetano Matteo Monti per l’Arco della Pace di Milano, opera rimasta incompiuta a causa della caduta di Napoleone e collocata nel Palazzo nel 1834; il Monumento al pittore e architetto Giovanni Perego, per mano di Pompeo Marchesi, allievo del Canova, e Paolo Landriani (il restauro ha permesso di riportare alla luce le due firme che il tempo aveva “cancellato”), effige scolpita nel 1819; il Monumento dedicato a Ruggero Giuseppe Boscovich, realizzato nel 1831, padre gesuita, scienziato e fondatore dell’osservatorio astronomico di Brera; il Monumento a Giuseppe Sommaruga, realizzato dall’Ordine degli Architetti di Milano per mano dell’artista C. Ravasco, per ricordare una delle maggiori personalità dell’architettura del Novecento, autore di Palazzo Castiglioni a Milano.
lavori, iniziati ad aprile 2015 e conclusisi nel mese di ottobre, e le attività sviluppate nel corso del restauro, sono stati coordinati da Fondaco, società veneziana di consulenza e strategia nella comunicazione che ha all’attivo oltre 50 interventi di restauro in dieci anni di attività su tutto il territorio nazionale. Il progetto è stato predisposto dagli architetti Alessandra Quarto e Angelo Rosi, della Soprintendenza di Milano.

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